Design e marketing sono indissolubilmente legati. Un buon design, per quanto di valore, necessita una campagna pubblicitaria adeguata per poter raggiungere il pubblico. Così, un marketing ben fatto lavora in perfetta coerenza con prodotti di design di eccellenza. Due mondi comunicanti, legati da un continuo rapporto di scambio e contaminazione che si rinnova di epoca in epoca.
Quando si parla di una splendida lampada da tavolo, oggi, è impossibile slegarla dalle visionarie campagne pubblicitarie che compaiono sui magazine di settore o dai sempre più diffusi reel di Instagram. E questo vale per i prodotti contemporanei ma è un tema che affonda le sue radici nel passato (a partire dal "boom economico") da quando si è introdotto lo stratagemma di far desiderare al cliente non solo il prodotto ma anche tutti i significati che porta con sé. Così, dai tempi del dopoguerra, a solleticare gli acquirenti di "collectables" non sono solo i bisogni primari legati alla funzione del prodotto (la lampada che deve fare luce) ma anche e soprattutto tutti i bisogni "secondari", apparenti, strategicamente associati a uno status sociale.
Non c'è giudizio in questo nostro esercizio, c'è solo la volontà di riportare una panoramica delle più riuscite combinazioni design-marketing negli ultimi decenni di illuminotecnica. Il risultato - ve lo assicuriamo - è un rapido viaggio nel tempo che vi farà rievocare il passato e magari riconsiderare il presente.
OZ, FontanaArte - 1981
Ambientazione fumosa e colori sfocati. Talmente anni 80 che sembra di essere sul set di un film con David Bowie.
TORNADO, DIL Illuminazione - 1986
Direttamente dal gruppo Facebook "Noi nostalgici degli anni 80"
DOAL, Reggiani - 1987
Tutta la malinconia dei late 80's in una foto: finiture dorate e luce soffusa. in lontananza suona "Last Christmas" degli Wham
Fluorescent tube, OSRAM - 1988
Ma che ne sa la generazione dei produttori di led?
PIANETA LUCE, Caoduro - 1989
Una testimonianza che in piena epoca "prodigi della tecnologia" ci sono stati anche produttori attenti alla luce naturale. Prospettiva centrale, grovigli tecnologici e cupole in vetro: siamo chiaramente in Blade Runner
ARA', TARAXACUM, BUTTERFLY e AETO, Flos - 1989/1990
Una voce fuori dal coro, minimalista ed elegante sin dagli albori. Flos negli anni '80.
AURA, GIADA e ATENA, ArteLuce - 1989
Qui Flos in un'altra veste. Gli spot di fine anni '80 sono un trionfo di grafica geometrica, thresold effect e colori primari.
NESTORE, Artemide - 1991
Grafica pura ed essenziale, vien da dire quasi immortale. Una felice combinazione come quella tra il colore giallo e il nero a incorniciare la silhouette di una lampada immortale.
MEDEA, STILIO, THEO, BASKET, PHOTO, DELPHI D., Segno - 1991
Siamo agli inizi degli anni '90 ma sembra ancora di essere nell'elegante ufficio di Gordon Gekko, icona della finanza speculativa dei late 80's
TIZIO, Artemide - 1991
Un altro brand noto per la sua eleganza estrosa. Qui Artemide presenta un suo classico, combinato come spesso accade con un elemento divertente e di gioco. Una trottola colorata rappresenta qui il "giro del mondo" che il fascino della lampada ha fatto e continuerà a fare.
LS765, AVMazzega - 1991
Anni '90, i brand si aprono al mondo e così un lampadario a sospensione si permette di fare il giro del mondo, dall'appartamento di New York fino al salotto di Firenze.
ORIONE, Solzi Luce - 1991
Sono gli anni delle lampadine dicroiche, sfoggiate ed esibite come prodigio della tecnica. In questo lampadario dal nome che evoca una costellazione c'è tutto il sapore della tipica sala d'attesa degli anni '90.
TANGO, ArteLuce - 1992
Finiture brillanti e vistose, componenti pieghevoli, lampadine alogene. il tutto condito dal solito impaginato grafico anni '80
SUPERTECHNE, Reggiani - 1993
Nasce l'era delle lampade a incasso. Niente sarà più come prima.
LUMINATOR, Flos - 1994
Fedele alla linea Flos investe anche negli anni '90 su pochi ingredienti: un designer di fama internazionale, una foto ben riuscita e un prodotto di estrema qualità. semplice, no?
INDY, Reggiani - 2002
Dopo gli incassi ecco un altro prodotto di rottura: il proiettore.
REALL, Artemide - 2004
Bianco e nero elegante, designer, lampada accesa. Non serve nient'altro per pubblicizzare un'icona.
TACCIA, Flos - 2004
Una luce drammatica che penetra nella stanza, l'ombra delle fronde di un silenzioso giardino, un'icona di design dolcemente appoggiata su una lussuosa superficie di marmo. Gli anni '00 hanno aperto la strada al minimalismo comunicativo odierno. E' una lampada, un lussuoso capo di abbigliamento o un prestigioso orologio? Cosa importa.
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